La Chiesa di Sotterra, impropriamente chiamata ipogea, in contrada Gaudimare, circa 3 km a nord del centro di Paola, fu scoperta fortuitamente nel 1874, durante i lavori di costruzione della sovrastante Chiesa di Santa Maria del Carmine. Certamente fu un ritrovamento sensazionale: completamente interrata, a circa 7 metri dalla superficie, vi era una piccola basilica a navata unica, la cui architettura si fa risalire all'VIII-IX sec., preceduta da endonartece e conclusa da un vano presbiteriale, con volta a botte ed un’abside semicircolare affrescata con figure bibliche.
La collocazione storica ed artistica del prezioso manufatto è controversa: la datazione tra l'VIII e il IX sec. porrebbe l'architettura della Chiesa in periodo longobardo ma ancora permeato di cultura bizantina: nell'VIII sec., infatti, la costa calabra a nord di Amantea ricadeva sotto il dominio dei Longobardi di Benevento. Una tale attribuzione si fonda su una certa analogia con la Basilica cimiteriale di Prata (Avellino), che il Rotili ha assegnato all'arte longobarda dell'VIII sec. Altri posticipano la fondazione della Chiesa al IX-X sec. e cioè durante il dominio bizantino su tutta la Calabria, dopo la riconquista da parte di Niceforo Foca, avvenuta nell'886.
Nell'una o nell'altra ipotesi, la primitiva costruzione, longobarda o bizantina, con i relativi affreschi, è stata oggetto di rimaneggiamenti con successivo ciclo pittorico, di tipo monastico occidentale, Benedettino o Florense, nel XIV-XV sec.
Guida turistica: Italiano
Durata:2:30h
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